Mi piace pensare alla Psicoterapia come un viaggio alla scoperta di chi siamo e cosa vogliamo.
Durante il cammino la persona ripercorre la propria vita guardando con nuovi occhi i suoi fantasmi e le sue paure. Nello spazio della psicoterapia la persona porta i suoi pensieri, le sue emozioni e le sue azioni sperimentando, passo dopo passo, un modo diverso di pensare, sentire e comportarsi.
La meta del viaggio è del tutto personale così come la durata e le tappe scelte. Ogni tappa ha uno spazio e un tempo in cui la persona trova la sua strada per uscire dai vicoli ciechi e dalle situazioni ripetitive e difficili della sua vita.
Psicoterapia, dal greco “psichè” (anima, soffio vitale) e “therapeia” (cura), significa “prendersi cura dell’anima”. Mi piace riproporre l’etimologia del termine perché penso che la psicoterapia non sia solo un percorso destinato a chi sta male ma che sia molto di più.
“La psicoterapia è un viaggio dell’anima per le persone che vogliono conoscersi di più e prendersi cura di sé”
La persona che cerca aiuto nella psicoterapia si da la possibilità di scegliere un modo di vivere più soddisfacente per sé e di cambiare qualche aspetto della propria vita, con cui ha convissuto sinora ma che adesso, per qualche motivo, non vuole più.
Molti degli schemi di vita attuali hanno origine nell’infanzia; li e allora le persone hanno scelto alcune strategie per ottenere ciò che volevano dal mondo circostante. Più tardi, nel corso della vita adulta, queste modalità comportamentali possono risultare strette come un vestito, scelto da bambini, non più attuale per la vita adulta.
La Psicoterapia aiuta le persone a riscoprire le motivazioni e le origini di questi schemi ripetitivi e a scegliere delle modalità di comportarsi, pensare e sentire che permettano di riappropriarsi della propria libertà, spontaneità e auto realizzazione.
“La psicoterapia ci riavvicina a quel piccolo bambino che siamo stati e che ognuno di noi porta con sé”